All’interno della nostra 49a Italian Pro Bono Roundtable, durante il seminario “ESG e Terzo Settore” e dopo l’intervento del Keynote Speaker, Carlo Alberto Pratesi, Professore di Marketing, innovazione e sostenibilità all’Università degli Studi Roma Tre, abbiamo dato il via al dibattito con i panelist Cristina De Luca (Consigliera CSVnet), Mauro Del Barba (Presidente, Assobenefit), Stefano Fasani (Program Manager Open-es), Augusto Liani (Referente No Profit ed Enti Ecclesiastici, UniCredit), Giovanni Marsili (Partner, Gianni&Origoni) e Maria Teresa Ricciardi (General Counsel, Fondazione The Human Safety Net).
A fine intervento abbiamo chiesto ad alcuni di loro se vedono la sostenibilità come occasione di collaborazione, nonché i rischi e le opportunità che si profilano all’orizzonte.
Cristina De Luca, Consigliera di CSVnet
Un’opportunità per la sostenibilità sicuramente è la comprensione dell’importanza di costruire reti e forme di collaborazione, cioè di non essere più da soli, Reti anche fra soggetti che hanno compiti, storie e carismi diversi.
Il rischio è quello che, in nome di temi che sono centrali oggi – come quello della sostenibilità e dell’impatto – di perdere di vista quella che è l’azione, sia del mondo nonprofit che profit.
Mauro Del Barba, Presidente Assobenefit
Le opportunità sono enormi e riguardano il grande cambiamento che ci sarà nel mercato, nelle istituzioni, nella cultura stessa delle persone che porteranno a riposizionare i valori economici in gioco e i flussi finanziari.
Questo vuol dire che, sia per le imprese che per il Terzo Settore, si creeranno nuovi spazi innimmaginabili e quindi è molto importante la cultura sulla sostenibilità.
Il rischio è che il business as usual, il modo di pensare, non vedere e la volontà di non cambiare inquini questi processi, magari appropriandosi anche di alcune scelte delle istituzioni, mettendo in atto un cambiamento formale, burocratico di facciata, ma che in realtà non cambia il paradigma e soprattutto non produce gli impatti desiderati e questo dal punto di vista ambientale e non solo sarebbe un disastro.
Augusto Liani, Referente No Profit ed Enti Ecclesiastici, UniCredit
La sostenibilità è sicuramente un’opportunità se governata, declinata nelle sue forme di ESG, ma anche nelle sue forme di equilibrio economico-finanziario, di etica e anche di Intelligenza Artificiale. Però dev’essere governata, perché se abbandonata è pericolosa: si può scivolare in attività, come sappiamo bene, di social washing e di greenwashing.
Quindi questa transizione va accompagnata con strumenti giuridici, ma anche con i bisogni che partono dal basso, dalle persone e dalla comunità
Per chi non ha potuto partecipare di persona o seguire l’evento in streaming,
è a disposizione sul nostro canale YouTube la registrazione dell’evento e del seminario.